I Bakan si esibiscono per la prima volta dal vivo nell'Agosto 1994 ai Colonos di Villacaccia, insieme ad altri gruppi riunitisi in una sorta di festa-concerto-tributo a Giorgio Ferigo (cantautore friulano fondatore dei Povolâr Ensamble). Si può dire che la storia pubblica dei Bakan inizi lì, in una serata inconsueta, costruita sulle musiche dei Povolâr Ensamble e del Cjansionîr Popolâr di Dael.
In realtà, un gruppo con gli stessi componenti era attivo già dal 1990, cercato e voluto, prima che in sala prove, nelle serate passate in un’osteria, sognando di suonare le musiche dei gruppi più famosi.
Un pezzo per volta, iniziando dai gruppi americani ed inglesi, per arrivare poi a canzoni in italiano, il gruppo costruiva un repertorio ed una identità in continuo cambiamento, tanto da sentire l’esigenza di cambiare, almeno un paio di volte, anche il nome del gruppo.

Nel 1994, scelto il nome ormai definitivo di Bakan, il gruppo inizia a suonare in lingua friulana, la “marilenghe”, mescolando i primi pezzi originali con canzoni di Lino Straulino, Cjansonîr popolâr di Daèl e Povolâr Ensamble, sempre riviste in chiave “elettrica”. La scelta è dettata semplicemente dal fatto che il Friulano è la lingua madre di tutti i componenti e, di conseguenza, è il modo più naturale per esprimersi. Nel 1995, la vittoria ex aequo del “Premi Friûl” con la canzone “Madins”, sarà una forte spinta a continuare in questa direzione. Seguono anni di concerti in tutto il Friuli, con qualche sporadica uscita fuori dalla regione.

Con l’andare del tempo il repertorio è cresciuto: nel 2001 nasce “Aradio”, il primo CD, registrato nello studio Artesuono, di Stefano Amerio. Interamente autoprodotto, il disco raccoglie le canzoni e la vita dei primi 10 anni del gruppo.

Dopo aver terminato il lavoro di registrazione, Oscar Degano (chitarra acustica ed elettrica) è uscito dal gruppo.

Come era naturale che accadesse, la musica dei Bakan è cambiata, diventando più elettrica, più diretta e ruvida.
5 anni di nuove canzoni sono stati raccolti nel secondo CD, “a eletric 2006”, in uscita nell’estate del 2006. Come per il precedente, il disco è stato registrato da Stefano Amerio nello studio “Artesuono” di Cavalicco ed è completamente autoprodotto, con i pregi ed i difetti che questa scelta comporta.

Le canzoni dei Bakan raccontano storie semplici, storie di preoccupazioni e dispiaceri, allegria e festa, sicuramente più vicine al vivere di ogni giorno piuttosto che ai grandi problemi del mondo. La musica e le parole nascono tra le mura della sala prove, partendo dall’idea di uno per poi crescere e maturare fino a diventare melodia e testo in cui l’intero gruppo si riconosce.

I Bakan non hanno mai cercato le “luci della ribalta”, suonando ovunque e per chiunque, ma sempre nel rispetto di un modo di essere proprio, talvolta un po’ distante dalla scena musicale regionale, ma con dignità, possibilmente senza retorica e soprattutto senza prendersi troppo sul serio.




I Bakan sono:

Ivano Brollo
Renzo Brollo
Alessandro Cum
Mauro Di Giusto
Riccardo Marchetti